Il gioco della bottiglia

Di Federica Predoni

Ogni volta che in azienda si parlava di come migliorare la nostra comunicazione aziendale era come essere tornati in classe alla lezione di matematica, al momento dell’interrogazione, con il Prof. che scorre l’indice sul registro chiedendo “Qualcuno si offre?”

Pasquale, che solo alla parola “social” gli si scatena l’orticaria,  abbandonava regolarmente la conversazione. Tra gli altri, chi fuggiva velocemente e chi si nascondeva a lavorare dietro all’imbottigliatrice.

Ci piaceva, tuttavia, l’idea di far uscire dalle porte della cantina un po’ del nostro lavoro quotidiano: mostrarlo, dargli senso, condividerlo.

Il gioco della bottiglia

E siccome di cantina e di vino vorremmo parlare, abbiamo girato l’interrogazione di matematica nel gioco della bottiglia, dove io timidamente ho alzato la mano in classe e, offrendomi volontaria, ho detto: “Ci provo, che sarà mai?”.

E, come accade, a volte, quando si prende una decisione di istinto, capita che le circostanze intorno a te si muovano nella giusta direzione,  é successo che, girando la bottiglia con la domanda “da dove si comincia?”, fatidico fu l’incontro con @Jepis  durante uno dei tanti laboratori organizzati da Slow Food, associazione con la quale collaboro e mi diverto da anni.

Così nasce il nostro progetto di comunicazione aziendale che vede coinvolti una nuova impronta al sito www.cenatiempovinidischia.it e la nascita di questi “Appunti in cantina” con i quali proviamo a trasmettere fuori dall’azienda cosa significa fare vino a Ischia. E, cosa significa viverci, su un’isola come Ischia.

federica predoni cenatiempo

Ci sembrava, quindi, adatto per la prima “puntata” cominciare da chi la bottiglia non la maneggia per gioco ma per riempirla, con tenacia e passione di quel lavoro che gli è stato tramandato.

Nato e cresciuto a Ischia, e nello specifico nella cantina del papà Francesco, Pasquale Cenatiempo ha scelto di continuare l’antichissima tradizione  dell’isola di fare vino, proiettandola in una visione di futuro.

È, la sua, una visione che guarda all’agricoltura e alla viticoltura sostenibile, con particolare attenzione alla cura del suolo, al territorio e ai suoi legami, alla voglia di far conoscere Ischia fuori dai confini di piccola isola.

Insieme a lui c’è sempre il valido e sapiente contributo di chi ha seguito questa avventura da molto prima di me, che scrivo ora.

Questo nuovo spazio nasce dalla voglia di raccontare chi siamo.

Giro la bottiglia, quindi, e… sotto a chi tocca!

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